TARANTO – Investe due ciclisti, all’altezza della portineria A del siderurgico e uno dei due muore: 52enne a giudizio per omicidio stradale!
Pubblicato da redazione in Taranto · 16 Marzo 2025
Tags: cronaca, omicidio, stradale, auto, pirata, ciclisti, investiti, portineria, A, del, siderurgico, ciclista, morto, automobilista, pirata, pirata, della, strada, prestare, soccorso
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Il 26 novembre scorso travolse e uccise un 62enne, che pedalava sulla
bici lungo la statale 7 per andare al lavoro, nelle vicinanze dello
stabilimento ex Ilva di Taranto.
L’automobilista non si fermò per soccorrerlo e fuggì, ma la polizia
riuscì a risalire alla sua identità dopo un paio di settimane.
Ora il 53enne responsabile dell’incidente mortale si dovrà presentare
davanti al giudice del Tribunale di Taranto e difendersi dall'accusa di
omicidio stradale.
La richiesta di giudizio immediato è stata avanzata dal pm, che ha
ritenuto le prove sufficienti per poter passare direttamente all’udienza
preliminare.
La vittima è Ivan Traian, un 62enne originario della Romania il quale,
la sera del 26 novembre, viaggiava insieme con un connazionale, anche lui in bici
affiancati sulla statale per raggiungere il luogo di lavoro della raccolta
frutta, in cui era impegnato.
L'uomo venne investito – secondo la tesi accusatoria – per un attimo di
distrazione del 53enne che, probabilmente, stava utilizzando il telefonino
mentre era alla guida del suo furgone, non per la scarsa illuminazione.
Le immagini del sistema di videosorveglianza della zona hanno aiutato
gli inquirenti a identificare il furgone che aveva perso un pezzo dello
specchietto retrovisore sul luogo dell’incidente, elemento che ha fornito la
conferma che si trattasse proprio del veicolo coinvolto.
Di qui sono risaliti all’officina
il cui titolare aveva riparato il danno, ignorando questi che si trattasse del
veicolo coinvolto nell’incidente mortale.
In fase di interrogatorio il 53enne confessò la propria responsabilità,
ammettendo di essersi dato subito dopo alla fuga perché in preda al panico.
L’autopsia, in seguito, confermò la tesi che il decesso del 62enne rumeno fosse
da attribuire alle gravissime lesioni riportate nel violento impatto col
furgone.