TARANTO - Chiedevano il diritto allo studio e alla salute, condanne pesanti per i genitori del quartiere Tamburi!
Pubblicato da redazione in Taranto · 25 Novembre 2024
Tags: cronaca, territorio, ambiente, inquinamento, salute, diritto, allo, studio, diritto, alla, salute, condanne, pesanti, genitori, del, quartiere, Tamburi, quartiere, tamburi
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Ammenda di circa 1.200 euro o trenta giorni di carcere.
Questo quanto
disposto dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di nove
cittadini del quartiere Tamburi.
I fatti contestati risalgono al 19 giugno
2019, quando, secondo l’accusa, i cittadini «in concorso tra loro cagionavano
l’interruzione e turbavano la regolarità dello svolgimento dei lavori del
consiglio comunale, accedendo nell’aula consiliare, urlando e pronunciando
frasi ingiuriose all’indirizzo dei consiglieri».
Nel corso del 2019 furono anche sequestrate le collinette ecologiche.
Costruite anni addietro lungo il perimetro dell’ex Ilva con l’obiettivo di
contenere, tramite la creazione di una barriera verde, la diffusione delle
polveri minerali si rivelarono, in realtà, discarica abusiva di svariate
tonnellate di rifiuti industriali.
Le collinette ecologiche, più che barriere verdi, avevano il colore
rosso rame spento, caratteristico di polveri e minerale, che nel quartiere
Tamburi, si scorge pressappoco ovunque e insistono tutt’oggi, a ridosso
dell’istituto comprensivo statale Vico De Carolis, plesso Grazia Deledda, e
della scuola secondaria di primo grado Ugo De Carolis.
All’interno degli istituti più volte i bambini avevano riscontrato
malori: un gruppo di genitori iniziò a
documentarli, sottoponendoli all’attenzione di prefettura, comune e Arpa
Puglia, gli edifici scolastici, con un’ordinanza comunale, furono chiusi fino
al termine dell’anno scolastico.
Da un momento all’altro più di 700 alunni si trovarono dislocati nelle
poche altre scuole del quartiere e lontani dalle loro solite classi.
La città si strinse intorno ai genitori, occupò simbolicamente le scuole
chiuse con loro. Chiedevano semplicemente che venisse assicurato il diritto
all’istruzione per i propri figli.
Il sindaco non rispose mai alle sollecitazioni, e i genitori
interruppero il Consiglio Comunale.
Dopo più di tre anni tutti gli
istituti presenti nel quartiere Tamburi interessato dai wind days furono dotati
di impianti di areazione meccanica.
Oggi, a distanza di cinque anni, i condannati, però, sono dei genitori
che hanno reclamato delle condizioni di vita normali per i figli.