TARANTO - Chiedevano il diritto allo studio e alla salute, condanne pesanti per i genitori del quartiere Tamburi!

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TARANTO - Chiedevano il diritto allo studio e alla salute, condanne pesanti per i genitori del quartiere Tamburi!

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Ammenda di circa 1.200 euro o trenta giorni di carcere.

Questo quanto disposto dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di nove cittadini del quartiere Tamburi.

I fatti contestati risalgono al 19 giugno 2019, quando, secondo l’accusa, i cittadini «in concorso tra loro cagionavano l’interruzione e turbavano la regolarità dello svolgimento dei lavori del consiglio comunale, accedendo nell’aula consiliare, urlando e pronunciando frasi ingiuriose all’indirizzo dei consiglieri».

Nel corso del 2019 furono anche sequestrate le collinette ecologiche. Costruite anni addietro lungo il perimetro dell’ex Ilva con l’obiettivo di contenere, tramite la creazione di una barriera verde, la diffusione delle polveri minerali si rivelarono, in realtà, discarica abusiva di svariate tonnellate di rifiuti industriali.

Le collinette ecologiche, più che barriere verdi, avevano il colore rosso rame spento, caratteristico di polveri e minerale, che nel quartiere Tamburi, si scorge pressappoco ovunque e insistono tutt’oggi, a ridosso dell’istituto comprensivo statale Vico De Carolis, plesso Grazia Deledda, e della scuola secondaria di primo grado Ugo De Carolis.

All’interno degli istituti più volte i bambini avevano riscontrato malori: un gruppo di genitori iniziò a documentarli, sottoponendoli all’attenzione di prefettura, comune e Arpa Puglia, gli edifici scolastici, con un’ordinanza comunale, furono chiusi fino al termine dell’anno scolastico.

Da un momento all’altro più di 700 alunni si trovarono dislocati nelle poche altre scuole del quartiere e lontani dalle loro solite classi.

La città si strinse intorno ai genitori, occupò simbolicamente le scuole chiuse con loro. Chiedevano semplicemente che venisse assicurato il diritto all’istruzione per i propri figli.

Il sindaco non rispose mai alle sollecitazioni, e i genitori interruppero il Consiglio Comunale.

Dopo più di tre anni  tutti gli istituti presenti nel quartiere Tamburi interessato dai wind days furono dotati di impianti di areazione meccanica.

Oggi, a distanza di cinque anni, i condannati, però, sono dei genitori che hanno reclamato delle condizioni di vita normali per i figli.



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