TARANTO – Acciaierie d’Italia: inquinanti oltre i limiti dall’altoforno 4, il ministero dell’Ambiente diffida lo stabilimento siderurgico…

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TARANTO – Acciaierie d’Italia: inquinanti oltre i limiti dall’altoforno 4, il ministero dell’Ambiente diffida lo stabilimento siderurgico…

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Il ministero dell'Ambiente ha diffidato Acciaierie d'Italia sulle emissioni di ossido di azoto dall'impianto di riscaldo vento dell'altoforno 4 dell’ex Ilva.

La diffida ministeriale recepisce quanto ha segnalato l'Ispra, deputato al controllo in fabbrica sul rispetto delle prescrizioni dell'Autorizzazione integrata ambientale, e chiede ad Acciaierie di "effettuare quanto richiesto nella stessa e nei tempi indicati", 30 giorni dalla diffida.

Facendo riferimento ad una ispezione Ispra dei mesi scorsi, il ministero contesta superamenti dei valori limite di esposizione per le emissioni di ossido di azoto al camino E137 del siderurgico.

Il caso si riferisce al secondo trimestre di quest'anno.

Arpa Puglia ha accertato che il parametro dell'ossido di azoto "supera il valore limite giornaliero autorizzato con decreto del 26 ottobre 2012 di riesame dell'Aia".

Secondo quanto comunicato dall’Ispra ad Acciaierie “il parametro supera il valore limite giornaliero di 100 milligrammi autorizzato, da rispettare 'post-adeguamento', cioè a valle di tutte le attività e di tutti gli interventi di adeguamento conclusi entro il 23 agosto 2023 col termine del piano ambientale".

Viene inoltre contestato che il valore di 100 milligrammi risulta superato anche "per numerose giornate successivamente alla data del 23 agosto 2023".

Di qui la diffida del ministero, inviata per conoscenza anche alla Procura di Taranto, all'Ispra e all'Arpa Puglia, che coadiuva l'Ispra nelle ispezioni.

Il ministero evidenzia che è previsto che l'autorità competente proceda "alla diffida e contestuale sospensione dell'attività per un tempo determinato nel caso in cui le violazioni siano comunque reiterate più di due volte l'anno".

Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria ha risposto affermando che "la prescrizione impone un limite giornaliero di 100 milligrammi da rispettare 'post-adeguamento' senza che vengano effettivamente indicate le migliori tecniche disponibili per poterlo traguardare, ovverosia le metodiche impiantistiche o gestionali funzionali".

L'azienda specifica che a seguito di una marcia più stabile dell'altoforno 4 da giugno scorso, la concentrazione media oraria "rilevata tra il 15 giugno e il 15 ottobre” è pari a 95,23 milligrammi per normal metro cubo "e pertanto si ritiene plausibile poter rispettare un valore di 95 milligrammi come concentrazione media annua".



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