TARANTO – Acciaierie d’Italia: inquinanti oltre i limiti dall’altoforno 4, il ministero dell’Ambiente diffida lo stabilimento siderurgico…
Pubblicato da redazione in Taranto · 28 Novembre 2024
Tags: cronaca, territorio, Acciaierie, d’Italia, inquinanti, oltre, i, limiti, altoforno, 4, ministero, dell’Ambiente, stabilimento, siderurgico, benzene, acciaieria, ambiente, inquinamento
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Il ministero dell'Ambiente ha diffidato Acciaierie d'Italia sulle
emissioni di ossido di azoto dall'impianto di riscaldo vento dell'altoforno 4
dell’ex Ilva.
La diffida ministeriale recepisce
quanto ha segnalato l'Ispra, deputato al controllo in fabbrica sul rispetto
delle prescrizioni dell'Autorizzazione integrata ambientale, e chiede ad
Acciaierie di "effettuare quanto richiesto nella stessa e nei tempi
indicati", 30 giorni dalla diffida.
Facendo riferimento ad una ispezione
Ispra dei mesi scorsi, il ministero contesta superamenti dei valori limite di
esposizione per le emissioni di ossido di azoto al camino E137 del siderurgico.
Il caso si riferisce al secondo trimestre di quest'anno.
Arpa Puglia ha
accertato che il parametro dell'ossido di azoto "supera il valore limite
giornaliero autorizzato con decreto del 26 ottobre 2012 di riesame
dell'Aia".
Secondo quanto comunicato dall’Ispra ad Acciaierie “il parametro supera
il valore limite giornaliero di 100 milligrammi autorizzato, da rispettare
'post-adeguamento', cioè a valle di tutte le attività e di tutti gli interventi
di adeguamento conclusi entro il 23 agosto 2023 col termine del piano ambientale".
Viene inoltre contestato che il valore di 100 milligrammi risulta superato
anche "per numerose giornate successivamente alla data del 23 agosto
2023".
Di qui la diffida del ministero, inviata per conoscenza anche alla
Procura di Taranto, all'Ispra e all'Arpa Puglia, che coadiuva l'Ispra nelle
ispezioni.
Il ministero evidenzia che è previsto che l'autorità competente
proceda "alla diffida e contestuale sospensione dell'attività per un tempo
determinato nel caso in cui le violazioni siano comunque reiterate più di due
volte l'anno".
Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria ha risposto
affermando che "la prescrizione impone un limite giornaliero di 100
milligrammi da rispettare 'post-adeguamento' senza che vengano effettivamente
indicate le migliori tecniche disponibili per poterlo traguardare, ovverosia le
metodiche impiantistiche o gestionali funzionali".
L'azienda specifica che
a seguito di una marcia più stabile dell'altoforno 4 da giugno scorso, la
concentrazione media oraria "rilevata tra il 15 giugno e il 15 ottobre” è
pari a 95,23 milligrammi per normal metro cubo "e pertanto si ritiene
plausibile poter rispettare un valore di 95 milligrammi come concentrazione
media annua".