GROTTAGLIE – Donna cadde dal marciapiede e morì: chiesta condanna a 2 anni di reclusione per il funzionario del Comune che non impedì l’evento!

Radio in...
Clicca e ascoltaci!
A Radio in... sono le ore...
Clicca e ascolta...
Ascolta Radio in... online...
Vai ai contenuti

Radio in... Il piacere di essere......i primi nel vs. cuore!

A Radio in...
sono le ore
Clicca e ascoltaci!
Clicca e ascoltaci!
Il giovedì sera...

GROTTAGLIE – Donna cadde dal marciapiede e morì: chiesta condanna a 2 anni di reclusione per il funzionario del Comune che non impedì l’evento!

Radio in...
È di 2 anni la richiesta di condanna formulata dalla pubblica accusa nei confronti di un 71enne che era responsabile del settore manutenzione e urbanistica del comune di Grottaglie nel 2018, quando una donna morì dopo essere precipitata da oltre un metro di altezza.

Il processo vede l’uomo imputato con l’accusa di omicidio colposo per quell’incidente del 7 maggio di 7 anni fa.

Secondo la procura tarantina che in seguito al decesso della vittima aprì un’inchiesta, il funzionario aveva l’obbligo di impedire quell’evento, predisponendo tutti i dovuti accorgimenti.

Più precisamente, per l’accusa, l’assenza del «muro di sostegno», di un dissuasore o di «strutture di protezione» in quel tratto di strada, erano necessari ed era stato inoltre determinante nel causare l’incidente e, in conseguenza, la morte della vittima.

Una vicenda sulla quale i familiari della donna hanno chiesto fin da subito risposte denunciando l’accaduto.

Quel giorno la donna camminando lungo il tratto di via Portelle delle Ginestre aveva perso improvvisamente l’equilibrio cadendo da un’altezza di 1 metro e 30 centimetri e piombando  sul piazzale sottostante di via Petrone. La vittima finì per sbattere la testa contro il marciapiede: i soccorsi furono purtroppo inutili perché la donna perse la vita sul colpo.

Su quella tragica morte la procura decise di indagare disponendo l’autopsia sul corpo della vittima: il consulente concluse  che quella lesione alla testa era stata fatale per la donna.

Nella relazione il perito spiegò che il decesso era da «ricondurre a frattura mielica per trauma fratturativo del tratto cervicale della colonna vertebrale» aggiungendo inoltre che non risultava dagli esami alcuna diversa patologia che potesse spiegare la morte diversamente da quel terribile impatto.

Nella prossima udienza, fissata a maggio, a parlare sarà il difensore dell’uomo e poi toccherà  al giudice ritirarsi in camera di consiglio ed emettere sentenza.



Radio in Puglia s.r.l. - Iscritta CCIAA di Taranto REA n. 141783
Reg. Imprese n. 02380680732 - Partita Iva 02380680732
“In notizie” Testata giornalistica iscritta al n. 432/92 del Registro dei Giornali e Periodici del Tribunale di Taranto
Torna ai contenuti