GROTTAGLIE - Alla Leonardo incertezze sul futuro dello stabilimento jonico: lunedì 11 novembre, sciopero e presidio dei lavoratori…

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GROTTAGLIE - Alla Leonardo incertezze sul futuro dello stabilimento jonico: lunedì 11 novembre, sciopero e presidio dei lavoratori…

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I lavoratori e i delegati sindacali di Leonardo stabilimento di Grottaglie si  preparano alle due ore di sciopero di lunedì.

A mezzogiorno ci sarà un presidio davanti alla fabbrica.

L’annuncio dell’amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani, che tutta la divisione  Aerostrutture, di cui Grottaglie fa parte, va incontro ad uno scorporo e ad alleanze con altri partner, solleva dubbi.

Oltre a Grottaglie, coinvolti i siti di Foggia, Nola e Pomigliano D’Arco: 4mila gli addetti.

Non é chiaro cosa accadrà per  le Aerostrutture nei prossimi mesi, anche perché Cingolani dichiara che le soluzioni sono allo studio e che si definiranno a marzo, quando il piano industriale dell’azienda sarà aggiornato.

“Non staremo a guardare - commenta Davide Sperti della Uilm - e le parole di Cingolani sono una doccia fredda. Se questa divisione fa subfornitura su vari programmi, non avrà mai margini di profitto.

E quindi insistiamo: si riunisca tutto il ramo aeronautico, si ricrei la vecchia aeronautica che fa della compensazione tra militare e civile la redditività del business, che invece loro hanno segmentato tra Nord che fa velivoli e programmi militari e Sud che per il 95 per cento fa subfornitura per l’aviazione civile”.

“Il 13 a Roma dovremo capire cosa ha in testa Leonardo - afferma Michele Tamburrano della Fim Cisl riferendosi all’incontro sulla proroga della cassa integrazione sino a febbraio per i 931 di Grottaglie -.

A marzo era chiaro che la divisione Aerostrutture avesse bisogno di una messa a punto, ma ora, non avendo elementi, possiamo solo interpretare. Scorporo è una parola pesante.

Eravamo in un momento in cui dopo i sacrifici, forse potevamo cominciare a vedere la luce tra fine 2025-inizio 2026. Invece scopriamo che si sta pensando ad altro”.  “Non c’é sito di Aerostrutture che non abbia reagito male a quest’annuncio di Cingolani - sostiene Francesco Brigati della Fiom Cgil -.

A distanza di qualche mese da marzo quando ci fu presentato il piano industriale, Leonardo cambia le carte in tavola. Inoltre a luglio, quando abbiamo fatto l’accordo sulla cassa per Grottaglie, sul quale ci rivedremo il 13, di questo non si è proprio parlato.

Anzi, si disse che lo stabilimento sarebbe stato multidivisionale e che 250 unità avrebbero dovuto coprire le nuove lavorazioni negli elicotteri”.



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