BARI – Emissione di fatture false per 22 milioni di euro, nel commercio di ricambi per autoveicoli: sequestro preventivo di beni e denuncia per 5 imprenditori!
Pubblicato da redazione in Bari · 27 Novembre 2024
Tags: cronaca, emissione, di, fatture, false, evasione, fiscale, evasione, iva, commercio, di, ricambi, per, autoveicoli, sequestro, preventivo, di, beni, denuncia
Tags: cronaca, emissione, di, fatture, false, evasione, fiscale, evasione, iva, commercio, di, ricambi, per, autoveicoli, sequestro, preventivo, di, beni, denuncia
I finanzieri del comando provinciale hanno eseguito un decreto di
sequestro preventivo emesso dal gip su richiesta della Procura, finalizzato
alla confisca, anche per equivalente, di disponibilità (saldi attivi di conti
correnti, quote societarie, auto e immobili) per un importo pari a oltre 2,7
milioni di euro, nei confronti di una società operante nel settore del
commercio di parti di autoveicoli.L'operazione trae origine da
una verifica fiscale eseguita dalla Compagnia di Monopoli, che ha permesso di
delineare e porre fine ad una frode "carosello" che ha coinvolto nove
imprese, quattro delle quali con sede in Ungheria, realizzata per consentire
l'ottenimento di illeciti vantaggi fiscali tramite l'indebita detrazione
dell'Iva.
L'attività, che ha consentito
di recuperare a tassazione l'imposta evasa, è culminata con la denuncia di
cinque imprenditori ritenuti responsabili, a vario titolo, di emissione o
utilizzo di fatture false per un giro superiore ai 22 milioni di euro, nonché
con la denuncia delle società coinvolte per le ipotesi di reato per
responsabilità amministrativa degli Enti.
Il meccanismo fraudolento
emerso ricalca il metodo delle transazioni attuate attraverso società
"fantasma" nazionali (le cosiddette "cartiere", prive di
operatività e sostanza patrimoniale), che si sono interposte nella cessione tra
il cedente comunitario e il reale operatore economico nazionale acquirente, con
l'obiettivo di far gravare sulle prime l'importante debito Iva derivante dalle
cessioni nazionali, da queste poi non versato.
L'impresa sottoposta a
verifiche, oltre agli illeciti benefici di carattere fiscale, ha potuto
acquistare i prodotti commercializzati a costi inferiori a quelli di mercato,
così da praticare prezzi estremamente concorrenziali, collocandosi in una
posizione di rilievo nel settore e territorio di riferimento.